Come scegliere il galleggiante da pesca?

DICONO DI NOI
21.11.2020 17:08

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Il galleggiante da pesca

www.pescaqui.it

da Stefan Kirilov

Il galleggiante è come il nostro occhio sott'acqua, noi non possiamo vedere sott'acqua cosa accade. Il galleggiante è quello che ci segnala come è messa la lenza, se siamo troppo appoggiati sul fondo o meno e soprattutto a presentare l'esca; ci sono tantissime variabili e potrebbe sembrare solo un piccolo oggetto ma il galleggiante è veramente fondamentale nella pesca.

Partiamo dalla forma, una delle prime differenziazioni tra i vari galleggianti. Forma allungata, forma a carota, forma a pallina e moltissime altre.

 Ma quando va usata una determinata forma del galleggiante da pesca?  

Galleggiante a forma affusolata

Iniziamo con galleggiante con la forma affusolata. Viene utilizzato dove non c'è da effettuare nessuna trattenuta o da seguire la corrente senza trattenere il galleggiante, pescando a passata. Entra in pesca abbastanza lentamente grazie alla deriva lunga. Un galleggiante dalla deriva più corta è invece usato per pesca più in velocità: entra in pesca velocemente e ha generalmente un'antenna molto corta.

 Il galleggiante ovale

Il galleggiante a pallina si presta di più a essere trattenuto in quanto non si cava dall'acqua. Questa forma non permette di pescare appoggiato dato che si gira appena la lenza tocca fondo.

 Galleggiante a forma di carota

La forma "a carota" invece non permette di capire quanto si ha la lenza sul fondo, (per esempio in corrente, dove si pesca molto appoggiato) infatti pesca sempre.

 

Quali sono i materiali usati nella produzione di galleggianti da pesca?

I materiali dei galleggianti sono cambiati molto con il tempo. In origine erano fatti con le piume di gallina, di pavone e persino con l'istrice. Oggi abbiamo quattro materiali principali la balsa, il sughero, il polistirolo e la plastica.

Un materiale interessante è il rohacell: il suo costo è superiore alla balsa ma è vantaggioso per quanto riguarda la robustezza e ha anche il vantaggio di essere idrorepellente. Uno svantaggio sono per esempio la difficoltosa lavorazione di un galleggiante affusolato in rohacell.

Un altro è l'EVA, molto resistente ma con il difetto di essere un materiale poroso, che può compromettere la taratura. È un materiale morbido, quindi difficile da lavorare, ma non ha nessun vantaggio rispetto alla balsa.

 

Che tipi di antenne vengono usate per costruzione di galleggianti da pesca?

L'antenna più comunemente usata è quella di plastica piena, con buona stabilità e fa da compromesso per tutto. Ci sono poi quelle in fibra, molto più sensibili, che si fabbricano con diametri più ridotti, questo perché la fibra è un materiale che affonda.

L'antenna in plastica cava è meno sensibile e, lasciandosi attraversare dalla luce, da un vantaggio per quanto riguarda la sua visibilità.

Anche il vetro ha questa caratteristica ma molti preferiscono comunque usare la plastica cava, poiché spesso la verniciatura del vetro, per dargli una colorazione fluorescente, spesso va a danno della visibilità stessa dell'antenna.

L'antenna in carbonio ha delle caratteristiche vicine a quelle del vetro. È più leggera rispetto a questo e lo appesantisce di meno, se non verniciato; per questo motivo i galleggianti con le antenne in carbonio sono nere e perciò sono utilizzate solo per una certa nicchia.

Le antenne in ferro sono ancora più rare e vengono usate molto di più all'estero. Sono molto sensibili e pesanti. Il ferro è difficilissimo da tarare, non adatto se la lenza tocca fondo. È un materiale complicato e non è molto usato in Italia.

Una ottima opzione è l'antenna cava con la fibra all'interno. Rimane sempre un centimetro, circa, con dell'aria all'interno questo; fa il sì che una parte del galleggiante rimanga sempre fuori dall'acqua. Anche per questo motivo è facile da tarare, è molto stabile in trattenuta

Galleggianti a VELA

 La vela può essere considerata un come un mondo completamente diverso, con moltissime variabili che dipendono dal tipo di pesca. Questa tipologia di galleggiante è piatto e introduce il concetto di "fuori asse" dove la deriva non è allineata con in centro del galleggiante. Il galleggiante in asse è utilizzato per una pesca più delicata e comunica chiaramente come si è messa la lenza, invece un fuori asse più inclinato tende a stare più dritto. Quando l'acqua corre è meglio usare un fuori asse mentre per acque più lente è preferibile quello dritto.

Anche qui ci sono molte opzioni per quanto riguarda i materiali come la balsa, il quale peso però può variare significativamente in base al tipo di legno, il poliuretano.

Galleggianti inglesi

 Nei galleggianti inglesi la differenza più significativa è l'antenna che possono essere in plastica cava, plastica piena o fischione.